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AMISCI MIEI

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Chi non ha mai fatto il trenino? Non mentite, non siete credibili. L’animatore o l’amico brillantone lo chiamano e tutti si mettono in coda, mani sui fianchi di quello davanti (che con un po’ di fortuna sarà dell’altro sesso e non troppo simile a un’aragosta bollita) al ritmo di qualche ballo sudamericano, sculettando e facendo facce molto buffe, buffissime. Signori in bermuda col capello rado e signore scollacciate e in carne ridono di gusto, non è chiaro di cosa. Perché puoi anche vergognarti come un ladro a mente fredda, ma quando sei lì è difficile resistere alla tentazione di dare il meglio di te. Che purtroppo spesso coincide col peggio, savasandir.

Il trenino, paradigma del divertimento democratico, è perfetto sotto il decimo anno d’età, oppure per i villaggi vacanze o per le crociere economiche. È agghiacciante in qualsiasi altro contesto. Secondo alcuni in realtà è agghiacciante ovunque, ma noi ci manteniamo fedeli a un profilo medio senza cedere agli eccessi snobistici.

Il gemello siamese del trenino nella comicità parlata o scritta è il tormentone. La battuta che si ripete identica, la parlata buffa, il gesto ricorrente, l’azione stramba che tutti imitano, lo strafalcione mirato (“savasandir”). Non è chiaro chi lo inizi, ma un sacco di gente ci si attacca e fa trenino, ognuno fornendo il suo originale contributo. Del resto non siamo tutti individui identicamente unici e irripetibili?

Il tormentone è un mezzo di umorismo goliardico, spiritualmente adolescenziale, parente stretto delle risate che da ragazzi si facevano negli spogliatoi quando il solito amico, il brillantone, faceva la solita rumorosa puzzetta. È un umorismo ormonale, gregario, semplice e soprattutto molto democratico. Perché è finalmente alla portata di tutti: grazie al tormentone ci si può sentire spiritosi in tanti con un cervello solo o, secondo i soliti snob, anche senza (ma noi non siamo d’accordo con loro, savas… naturalmente). Per questo il tormentone è il futuro: perché porta il sorriso. E noi lo salutiamo con gioia, perché il sorriso è sempre il benvenuto: niente come un sorriso ti fa guardare il mondo con occhi nuovi e ti riconcilia con la vita. Facciamolo assieme, facciamolo per un sorriso!

LOL.

(clicca qui sotto)


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